Esterni e architettura

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Referenze

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Trend

«U na composizione intelligente di illuminazione delle facciate e illuminazione stradale tutela le risorse e al contempo fornisce il risultato funzionale ed estetico che cerchiamo, crea nuovi spazi urbani, conferisce una particolare qualità alle architetture durante la notte. Questi vantaggi della luce di strade e facciate li aveva già individuati il principe Carl Theodor nel 1742, quando per la sua visita a Düsseldorf la città studiò un piano regolatore della luce. Ed è proprio a questo piano regolatore che oggi si ricollega la fondazione cittadina DUS-Illuminated con l’intento di dare un valore aggiunto alla città di Düsseldorf attraverso l’illuminazione notturna.»

Dr. Ing. Edmund Spohr
Architetto | Studio Edmund Spohr

Growing by numbers 2011, Mailano | IT

Prodotti consigliati:
CAPIX / apparecchio multimediale
PYLAS RGB / wallwasher
  • Accenti e scenografi e armoniose valorizzano gli spazi pubblici
  • I piani regolatori della luce defi niscono l’identità dei centri abitati
  • I piani ben riusciti tengono conto delle condizioni ambientali

Mirage Shopping Center, Žilina | SK

  • Le città con un’immagine di fascino attirano il turismo
  • Una città interessante attira le aziende a sceglierla per la propria sede
  • Le città che piacciono diventano interessanti come luogo dove abitare
L’illuminazione di facciate come fattore di marketing
Mettere in scena le città
Incrementare d’economicità

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Trend

Dr. Thomas Posch
International Dark Sky Association

«S ono davvero pochi i lighting designer che si sforzano di trovare una soluzione estetica e al contempo ecologica facendo uso parsimonioso delle risorse. Perché l’illuminazione delle facciate progettata male diventa un problema sempre maggiore non solo per l’estetica dei paesaggi notturni ma anche per gli animali che si muovono di notte, come gli insetti o gli uccelli in migrazione. Accade spesso che buona parte della luce accesa non finisca affatto sulla facciata in questione, e che le luminanze siano decisamente più alte di quanto servirebbe.»

Emporio, Amburgo | DE

Prodotti consigliati:
PAN / faretto da incasso
LITENET / gestione della luce
  • L’illuminazione LED consuma poca energia, si nasconde dentro la facciata o immediatamente accanto alla superfi cie da illuminare
  • Il direzionamento mirato evita dispersioni di luce
  • I comandi intelligenti ricavano dall’illuminazione il massimo dell’effetto con il minimo di consumo

Supermercato SPAR, Fussach | AT

Prodotti consigliati:
HEDERA / apparecchio multimediale
LEDOS III / apparecchio LED da incasso
  • Un edifi cio illuminato aumenta il senso di sicurezza dei passanti e previene gli atti di vandalismo
  • L’illuminazione verticale delle superfi ci serve ad orientarsi negli spazi
  • L’illuminazione verticale delle facciate è percepita soggettivamente come più luminosa che non quella orizzontale
Responsabilità per la natura, risorse e ambiente
Illuminare in modo sostenibile
Dare sicurezza

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Architettonica

Stefan Hofmann
Lighting Designer | Lichtwerke

«C on la rivoluzionaria evoluzione dei LED, il tema dell’illuminazione delle facciate è tutto da riscoprire. La possibilità di regolare l’intensità e la colorazione di una sorgente LED, abbinata alla grande scelta di varianti ottiche, fa ideare soluzioni illuminotecniche decisamente innovative. Oggi per esempio si può pensare di illuminare la facciata partendo dal suo interno, visto che i LED hanno dimensioni minuscole. Invece di inondare la facciata di luce, basta semplicemente integrare le sorgenti dentro le architetture. Fra l’altro con un consumo energetico insignificante, del tutto in linea con l’odierna necessità di risparmiare energia. Una strada tutta da esplorare.»

  • La luce bianca della giusta tonalità valorizza i materiali e il carattere dell’architettura
  • Un’illuminazione verticale omogenea fa brillare le facciate senza stravolgere l’architettura
  • Una luce d’accento precisa mette in scena le peculiarità architettoniche
Prodotti consigliati:
HILIO monochrome | apparecchio multimediale
IKONO | apparecchio da parete
  • Le linee luminose defi niscono strutture facilitando l’orientamento
  • Le architetture e i contorni degli edifi ci sono visibili anche durante la notte
  • Ricorrendo a diversi livelli di luminanze si delineano le parti in primo e in secondo piano
Soluzioni illuminotecniche
Luce architettonica
Accentuare l’architettura
Strutturare l’architettura

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Emotiva

James Turrell
Artista della luce

« La luce è immateriale ma reale. Diventa visibile solo dove viene emessa o riflessa da un corpo. Di per sé la luce è un volume che riempie gli spazi. Ma la visibilità della luce è talmente ancorata ai corpi che può diventare visibile solo con la luce che su di essi si rifrange. Tangibilità e visibilità sono correlate in un modo che confonde, vale a dire cioè che l’atto del vedere rimane essenzialmente invisibile, funzionante di solito come l’espansione di un organo, l’occhio, che a distanza funziona come il tatto.»

  • La luce colorata provoca emozioni
  • I cambi dinamici di luce si notano a distanza e attirano i passanti
  • Una luce di concezione emotiva conferisce vivacità all’architettura
Prodotti consigliati:
APHRODITE | apparecchio d’effetto
SKENA | apparecchio d’effetto
  • Le strutture di luce trasformano un’architettura neutra in una facciata vivace
  • La luce è in grado di modifi care l’architettura
  • Le strutture di luce compongono disegni, con il colore diventano opere d’arte
Soluzioni illuminotecniche
Luce emotiva
Suscitare attenzione
Modificare l’architettura

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Comunicativa

Dipl.-Ing. Lighting-Design Sylwia Schafranietz
Lighting designer | co:licht, Berlino

«L e facciate multimediali offrono la chance di potenziare l’identità di un centro abitato, di trasportare la sua unicità verso l’esterno, in modo non solo incisivo ma anche duraturo. Le facciate multimediali innovative sono elementi che riflettono l’identità, che rimandano al luogo e alle sue persone – in caso contrario si rischia la banalità. È compito del lighting designer far confluire questo delicato legame nella concezione illuminotecnica. Ne beneficiano gestori, abitanti e la stessa città, tutti nella medesima misura e a lungo termine.»

  • Con la luce il corporate design di un marchio si fa notare a distanza
  • Colore, direzione e intensità della luce caratterizzano un marchio e lo rendono visibile anche di notte
  • Una facciata illuminata dà prestigio
  • Le facciate con comandi dei pixel trasmettono informazioni attraverso testi e immagini
  • Le facciate interattive reagiscono al passaggio e alle condizioni esterne
  • Le facciate multimediali cambiano l’aspetto urbano e richiedono pertanto un’alta sensibilità progettuale
Soluzioni illuminotecniche
Luce comunicativa
Comunicare un marchio
Trasmettere informazioni

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Progetti di riferimento

WWK Arena
Augusta, Germania
Architetto: Bernhard & Kögl (DE)
Gli architetti Bernhard & Kögl di Augusta hanno progettato una spettacolare facciata esterna per la WWK Arena della città. Zumtobel ha concretizzato l’idea degli architetti studiando un tubo sovradimensionato dalla luminosità omogenea, chiamato “Light Tube”. Questo apparecchio speciale è integrato nell’esclusiva struttura della facciata, trasformandola in un sensazionale colpo d’occhio architettonico.

La complessa struttura è formata da una combinazione di tubi di alluminio e tubi luminosi. La struttura di allumino a tre livelli avvolge lo stadio come un nido. Al suo interno, i tubi LED “Light Tubes” si intrecciano in modo irregolare, un po’ come i bastoncini del gioco Mikado. A seconda di come sono distanziati, si formano diversi effetti di profondità. Per l’osservatore, i tubi appaiono più o meno fitti.

I cosiddetti “Light Tubes” lunghi otto metri misurano 20 centimetri di diametro e contengono file continue di LED RGB con protezione IP67. Quest’illuminazione d’effetto si accende in tutte le varianti di colore possibili e immaginabili, variando completamente l’aspetto d’insieme.

Zumtobel. La luce.

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Bürchen Mystic
Bürchen, Svizzera
Architetto: Fernando Menis (ES)
Una soluzione illuminotecnica di Zumtobel dona un tocco mistico alla piazza di Bürchen, un paese svizzero del Canton Vallese. Lo strumento usato, capace di avvolgere il paese alpino in magici cerchi di luce, è SUPERSYSTEM outdoor. L’ispirazione è venuta all’architetto Fernando Menis alla Biennale di Architettura di Venezia del 2014, quando si è trovato a scambiare le prime idee con Zumtobel. Mentre si trovava nei Giardini, ha osservato i raggi del sole che facevano breccia nel fitto fogliame degli alberi, disegnando morbidi cerchi luminosi radiali: è così che è nata la visione di “Bürchen Mystic”. A Bürchen, un paese svizzero di 700 abitanti, l’intenzione era quella di illuminare la piazza principale in modo analogo. L’architetto voleva in pratica riprodurre con la luce artificiale i mistici giochi dei raggi di sole, tenendo conto anche del modo in cui la luce naturale cambia nel corso delle stagioni. Il progetto prevedeva poi che l’impianto interagisse con i passanti, accompagnandoli attraverso la piazza con i suoi cerchi luminosi.

Per realizzare il progetto, Zumtobel ha sviluppato una soluzione speciale, che nel frattempo è diventata la variante di un prodotto standard: SUPERSYSTEM outdoor. Si tratta di un corpo illuminante LED per esterni, concepito per creare scenografie multizonali in piazze e strade. Ogni apparecchio possiede un certo numero di tubi LED, che, con opportune ottiche, pongono accenti mirati e migliorano anche il comfort visivo e il senso di benessere delle persone. Nelle ore serali, la luce installata da Zumtobel esalta il fascino naturale della piazza del paese, conferendole un effetto mistico e creando un’atmosfera carica di emozione, sempre in armonia con la natura.

Il progetto “Bürchen Mystic”, nato dalla collaborazione tra Fernando Menis e Zumtobel, è diventato così una nuova attrazione per i turisti, destinata a fruttare nuovi posti di lavoro e a porre fine alla dipendenza economica dalle seconde case. Ma non è tutto: il paese è ora un luogo di vita più appetibile anche per i suoi abitanti. Una piazza un tempo sempre vuota è diventata oggi un animato luogo d’incontro di residenti e visitatori.

Zumtobel. La Luce.

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Soluzioni illuminotecniche
Illuminazione pubblica di Lech
Lech am Arlberg, Austria
Committente: Comune di Lech am Arlberg, Lech am Arlberg (AT)
Progettazione illuminotecnica: Dieter Bartenbach, Innsbruck (AT)
Installazione impianti elettrici: Elektro Müller, Landeck (AT)
Lech am Arlberg, in Austria, è una meta sciistica sulle sponde dell’omonimo torrente, incassata in un imponente paesaggio di montagne. La località ha circa 1.500 abitanti che vivono essenzialmente di turismo: i posti letto disponibili sono 8.300, che fanno registrare quasi un milione di pernottamenti all’anno.  Tuttavia Lech riesce a conservare immutato il suo aspetto paesano imponendosi regole ferree. Non a caso in passato è stata definita “il paese più bello d’Europa”.

Dallo scorso inverno Lech si è avvolta in una luce perfetta, merito di un raffinato progetto seguito da Dieter Bartenbach in stretta collaborazione con Zumtobel. Una nuova illuminazione LED accentua e mette in scena volutamente l’immagine notturna di Lech con i suoi elementi più tipici. Gli apparecchi installati, costruiti appositamente per questo progetto, dissolvono la loro luminosità in tanti punti luce LED, con il risultato di non abbagliare i passanti. Non solo, ma ora l’illuminazione risulta molto più precisa e mirata di prima. A tale scopo i punti luce LED sono stati meticolosamente fresati. Un altro pregio del sistema scelto è la sua costruzione di tipo modulare: gli apparecchi si possono cioè configurare con un numero variabile di punti luce LED, da 6 a 34, ognuno dei quali assorbe circa 2 Watt. In pratica la situazione di luce può essere adattata al fabbisogno. Zumtobel ha poi provveduto a diversificare anche i tipi di pali, che variano a seconda della loro ubicazione.

Il modo di gestire la nuova illuminazione è ben dosato: dall’inizio del tramonto alle dieci di sera sono illuminate tutte le parti del paese, in seguito si spengono le proiezioni di luce sulle facciate e da mezzanotte si riduce l’illuminazione stradale, l’unica che rimane accesa a un livello minimo. I livelli di luminosità sono coordinati da un raffinato sistema di comando su base web: ogni singolo apparecchio contiene un radiosensore attraverso il quale viene regolata e accesa o spenta la luce. Si può dire insomma che questo territorio alpino ha fatto suo il principio della “Smart-City”.

E non è solo sotto il profilo ottico che la nuova illuminazione comunale rappresenta un vero guadagno. La precisione con cui sono proiettati i fasci di luce, l’efficacia della schermatura dall’abbagliamento e le regolazioni danno un importante contributo alla sostenibilità. Gli apparecchi LED sono molto più efficienti ed anche molto più ecologici dei tradizionali lampioni che con la loro emissione diffusa disperdono inutilmente in cielo oltre la metà dell’illuminazione. Si riesce così a ridurre sensibilmente anche l’inquinamento luminoso e il disturbo arrecato al mondo animale.

Zumtobel. La luce.

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Soluzioni illuminotecniche
Casino Bregenz
Bregenz, Austria
Committente: Casinos Austria AG, Vienna (AT)
Architetto: Art-Arch 23, (Arch. DI Albrecht Prokop und Mag. art Rudolf Troppmair), Innsbruck (AT)
Progettazione illuminotecnica: Art-Arch 23, (Arch. DI Albrecht Prokop und Mag. art Rudolf Troppmair), Innsbruck (AT)
Illuminotecnica: Art-Arch 23, (Arch. DI Albrecht Prokop und Mag. art Rudolf Troppmair), Innsbruck (AT)
Progettazione impianti elettrici: Elektro Kirchmann, Langen bei Bregenz (AT)
Installazione impianti elettrici: Elektro Kirchmann, Langen bei Bregenz (AT)
Il luogo è indubbiamente da film: non a caso vi sono state girate alcune scene di “Quantum of Solace” di James Bond. Il casinò di Bregenz si affaccia direttamente sul lago di Costanza con la sua terrazza estiva che guarda verso il palazzo dei festival nel centro di Bregenz. La facciata ricostruita, composta da un involucro metallico aggiunto alle vetrate, non fa che potenziare l’impressione scenografica su passanti e visitatori.

Dall’interno si gode la vista indisturbata del lago, mentre dall’esterno sono gli elementi metallici, fluidi e leggermente irregolari, a catturare gli sguardi. Quando si fa buio la struttura si trasforma in uno spettacolare gioco di colori creato con gli apparecchi CAPIX evolution per facciate multimediali. I singoli elementi CAPIX sono collegati soltanto attraverso due cavi (uno per i dati e uno per l’alimentazione), con il risultato che i 6500 pixel aderiscono alla sinuosa facciata del casinò come una seconda pelle. In totale ne sono stati installati 1140 metri lineari. Dal momento che ogni pixel CAPIX possiede tre LED RGB, l’effetto risulta brillante e luminoso anche a grande distanza. Oltre a colori ed effetti speciali, CAPIX evolution abbinato a un sistema di comando è in grado di riprodurre anche immagini in movimento.

Se richiesto si possono modificare le sequenze degli effetti anche all’ultimo momento. Per di più la nuova illuminazione LED della facciata rispetta in pieno le severe direttive della città di Bregenz sull’inquinamento luminoso e sulla tutela del volo degli uccelli. Inoltre convince con un’eccellente efficienza energetica. I lavori di ristrutturazione hanno visto anche alcuni interventi negli interni: nella lounge, per esempio, sono stati installati brillanti downlights DIAMO che valorizzano l’ambiente con un effetto raffinato.

Il nuovo allestimento del casinò di Bregenz offre uno scenario spettacolare insieme al palazzo dei festival e al palcoscenico sul lago. La facciata si integra perfettamente nella composizione, aggiungendo fascino al culturale congiunto urbanistico che si è andato sviluppando in questi ultimi anni: dal Kunsthaus (KUB) al teatro, dal museo del Vorarlberg al piazzale dei festival. La società dei casinò austriaci vede in questa facciata multimediale nuove prospettive di fare scena. Infatti la suggestiva ed artistica composizione di luce non è riservata solo ai visitatori del casinò ma godibile anche da ogni passante.

Zumtobel. La luce.

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Soluzioni illuminotecniche
Mirage Shopping Center
Žilina, Repubblica Slovacca
Committente: OC Mirage, Žilina (SK)
Architetto: Michal Diviš Architekti s.r.o., Žilina (SK)
Progettazione impianti elettrici: Marsy, spo. s.r.o., Banska Bystrica (SK)
Installazione impianti elettrici: Hard - Soft Technologies, s.r.o, Žilina (SK)
Imprenditore generale: Ing. George Trabelssie
Il cuore sfavillante di Žilina

È stato chiamato „il nuovo cuore di Žilina“ il centro commerciale di 22.000 metri quadrati in cui gli architetti sono riusciti a instaurare uno stimolante dialogo fra tradizione e modernità. La costruzione è caratterizzata da una struttura circolare cui si collegano blocchi rettangolari.

In stretta collaborazione con gli architetti si sono studiati moderni sistemi d’illuminazione e di comandi per tutti i passaggi, spazi ricreativi e ristoranti, con lo scopo di dare sempre un’atmosfera confortevole che metta a proprio agio. Nelle singole zone la luce è impiegata in modi anche molto differenti: possono essere scintillanti giochi di colori, o morbida luminosità generale, o anche un utile orientamento. La parte centrale della facciata dispone di un sensazionale impianto LED visibile solo al calare della sera, quando 2.000 spot LED avvolgono l’ingresso in un misterioso e luminoso guscio. I comandi DMX permettono di regolare ogni singolo apparecchio LED.

Negli interni si è cercata un’illuminazione d’alta qualità e con efficienza energetica, basata sulla luce diurna. Nella hall centrale i downlights diffondono una luminosità omogenea, mentre le linee luminose guidano i clienti lungo i percorsi. L’illuminazione principale delle corsie proviene dal sistema modulare CIELOS, montato in cluster da 2 x 2 apparecchi di colorazione neutra. Ne deriva un ambiente estremamente gradevole ed anche un soffitto di aspetto arioso.

L’impianto dei ristoranti è formato da downlights LED PANOS INFINITY, ideali per qualità di luce e resa cromatica, con l’aggiunta di elementi LED SUPERSYSTEM. Gli apparecchi sono collegati al sistema di gestione LUXMATE Professional che permette di regolarli singolarmente o raggrupparli in modo da ottimizzare il consumo energetico. La stessa illuminazione di sicurezza LED è controllata da questo intelligente sistema.

Zumtobel. La Luce.

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soluzione illuminotecnica
ARoS Kunstmuseum: "Your rainbow panorama"
Aarhus, Danimarci
Committente: ARoS Kustmuseum, Aarhus (DK)
Architetto: Studio Olafur Eliasson, Berlino (DE)
Progettazione illuminotecnica: Studio Olafur Eliasson
Progettazione impianti elettrici: NIRAS, Aarhus (DK)
Installazione impianti elettrici: Risskov Installatoer Forretning A/S, Risskov (DK)
Si può davvero attraversare un arcobaleno? Sì, e cioè nel „Aarhus“, per la precisione sul tetto del museo d’arte danese ARoS. Qui il celebre artista Olafur Eliasson ha montato un’installazione spettacolare: un percorso panoramico lungo 150 metri intitolato „Your rainbow panorama“. Si tratta di un arcobaleno circolare, situato a 50 metri di altezza, che ai visitatori offre una vista mozzafiato della città. Ogni singolo segmento della vetrata circolare è un pezzo unico, curvo e di un diverso colore dello spettro. Guardando verso l’esterno si ha costantemente l’impressione di trovarsi dentro un arcobaleno. Volendo dare la possibilità di vivere l’installazione non solo di giorno ma anche di notte, Eliasson ha chiesto l’assistenza di Zumtobel con cui collabora ormai da anni: la soluzione illuminotecnica sviluppata si compone di 116 apparecchi ad emissione indiretta incassati lungo il diametro interno. Quando si fa buio i soffitti bianchi della passerella si trasformano in sorgente luminosa che fa apparire il percorso panoramico come fluttuante arcobaleno.

Un arcobaleno sul tetto
„Your rainbow panorama“ è l’ultimo pezzo che va a completare il museo d’arte ARoS finito di costruire nel 2004. La costruzione cubica di nove piani, con la sua facciata di vetro e il suo spazioso viale interno, sembra quasi predestinata a questo sculturale arcobaleno. La passerella circolare situata a 50 metri di altezza misura 52 metri di diametro e poggia su sottili colonne di tre metri e mezzo che sporgono dal tetto del museo. Una volta entrati nell’anello „Your rainbow panorama“, ai visitatori si apre una strepitosa vista panoramica attraverso le vetrate. Ogni singolo vetro colorato è un pezzo a se stante, prodotto con un’apposita curvatura. Il cerchio di vetro è l’unica struttura portante del tetto. Di giorno la luce solare attraversa i vetri facendo brillare l’intera installazione nei colori dell’arcobaleno. Al tramonto e di sera la luce diurna viene sostituita da 116 apparecchi speciali Zumtobel montati ad incasso.

Per ottenere lo stesso effetto della luce diurna era necessario che nessun apparecchio fosse visibile direttamente. Gli specialisti hanno risolto il problema con un’illuminazione indiretta di sviluppo speciale: allo scopo gli apparecchi con lampade T16 sono incassati nel pavimento lungo il perimetro interno della passerella, chiusi da una schermatura calpestabile. I riflettori e i materiali sono stati ottimizzati in modo tale che la luce emessa illumini in modo simmetrico tutta la superficie del soffitto. Quest’ultimo pertanto si trasforma in una sorgente luminosa virtuale che dall’esterno fa brillare i vetri colorati, mentre dall’interno si gode il panorama in modo indisturbato.

Zumtobel. La luce.

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HARPA Reykjavik
Reykjavik, Islanda
Architetto: Henning Larsen Architects, Kopenhagen (DK)
Progettazione illuminotecnica: Studio Olafur Eliasson, Berlin (DE)
Carico di energia e di emozioni come la stessa Islanda

La fi gura della nuova sala concerti “Harpa” si erge come un cristallo levigato di fronte alla costa frastagliata nei pressi del porto di Reykjavik. Gli elementi a nido d’ape della facciata si fondono in un mare iridescente composto da brillanti luci multicolore. Gli effetti dei rifl essi sulla superfi cie dell’acqua rafforzano l’associazione con un fenomeno naturale facendo pensare alle misteriose aurore boreali. Insieme all’artista danese- islandese Olafur Eliasson, che ha conferito al rivestimento esterno il suo aspetto caratteristico, lo studio di architetti Larsen Architects è riuscito in un progetto che arricchisce la cosmopolita capitale dell’Islanda di un luccicante centro per concerti e conferenze. Una luce blu proveniente da sorgenti luminose nascoste immerge lo spiazzo in un’atmosfera mistica e fi ltra attraverso le sezioni in vetro fi no ai locali interni. In collaborazione con Olafur Eliasson, l’azienda Zumtobel ha sviluppato un nuovo tipo di lampada che nella forma e nel colore si integra in maniera invisibile nella struttura a prisma illuminandola grazie ai LED. Dietro il rivestimento esterno cristallino, esperienze musicali attendono il visitatore immerse in nuove dimensioni. Con le sue tre gallerie la grande sala concerti arde di rosso fi ammeggiante ed è stata denominata Eldborg, uno dei più bei vulcani dell’Islanda il cui nome signifi ca “castello di fuoco”.

Zumtobel. La Luce.

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Soluzioni Illuminotecniche
Dornier Museum
Friedrichshafen, Germania
Committente: Dornier Stiftung für Luft- und Raumfahrt, Monaco (DE)
Architetto: Allmann Sattler Wappner Architekten, Monaco (DE)
Progettazione illuminotecnica: Belzner Holmes, Heidelberg (DE)
Illuminotecnica: Nelzner Holmes, Heidelberg (DE)
Progettazione impianti elettrici: Raible + Partner, Reutlingen (DE)
Affascinante e istruttivo

L’aeroporto di Friedrichshafen ha un nuovo emblema: il museo Dornier, ricavato da un hangar, è dedicato all’aeronautica e presenta suggestivamente tutto il fascino del volo. Di giorno le grandi vetrate della struttura fanno entrare luce naturale in grande quantità, mentre di notte il museo si trasforma in oggetto luminoso, con l’aggiunta di un’artistica scenografia di James Turell.

Ad accogliere i visitatori è un luminoso foyer. Le file continue TECTON e gli apparecchi a sospensione VIVO creano un’invitante atmosfera. Dallo spazioso atrio, provvisto di caffetteria e shop, si accede al cosiddetto museumbox che in undici sale racconta la storia della società Dornier e le tappe dell’aeronavigazione. Modelli di aerei, schizzi e molte altre testimonianze storiche sono esposte nelle vetrine illuminate con precisione da supporti luminosi e compatti spot LED. Il progetto illuminotecnico, che non si avvale della presenza di finestre, riesce comunque a suddividere le sale espositive in zone più scure e più chiare che danno vivacità alla mostra e spicco ai singoli oggetti. L’hangar vero e proprio presenta il fulcro del museo, vale a dire una serie di velivoli storici fra cui alcune autentiche rarità. Qui gli apparecchi SLOTLIGHT con schermature speciali assicurano un’illuminazione omogenea e priva di ombre.

La scenografia notturna della facciata esterna è opera di James Turrell: un’opera d’arte luminosa che con i suoi armoniosi cambi di colori colpisce il visitatore facendolo vivere in una nuova dimensione. Con un innovativo sistema di comando a 16 bit è possibile ottenere milioni di colori, ossia una libertà praticamente illimitata nelle composizioni di luce.

Zumtobel. La Luce.

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Soluzione illuminotecnica
Galleria Centercity
Cheonan, Corea del Sud
Committente: Galleria Centercity, Cheonan (KR)
Architetto: UNStudio, Amsterdam (NL); GANSAM Architects & Partners, Seoul (KR)
Progettazione illuminotecnica: Wilfried Kramb, ag Licht, Bonn (DE); Antonius Quodt, LightLife, Köln (DE)
Illuminotecnica: DMX-Steuerung: Andreas Barthelmes, Lightlife, Berlin (DE)
Installazione impianti elettrici: B2, Seoul (KR)
Fotografie: Kim Yong-kwan
La Corea ha un nuovo record: il centro commerciale Galleria Centercity di Cheonan. Un’opera gigantesca, già visibile da lontano percorrendo gli 80 km che la separano dalla capitale. Sono mozzafiato non solo le dimensioni di questo tempio dei consumi ma anche la facciata multimediale che ricopre 12.600 metri quadrati. Oltre 22.000 punti luce LED mettono in scena con dinamismo il luccicante involucro della costruzione che si staglia sul contesto urbano. Zumtobel ha prodotto appositi proiettori LED ad alta potenza, disegnati in modo tale da sparire quasi per intero nella facciata. Le sequenze di luce colorata si muovono ora veloci ora lente, con un fascino irresistibile sui passanti.

Gli apparecchi d’illuminazione installati sono 22.000; di questi 12.399 da 3,6 W in esecuzione RGB, gli altri 10.000 da 1,2 W in tonalità bianca. La concezione dei pixel a luce indiretta estensiva garantisce non solo luminanze armoniose ma anche una spiccata efficienza della superficie illuminata.Quest’installazione unica nel suo genere è stata realizzata collaborando con il rinomato studio di lighting design ag Licht di Bonn e con l’altrettanto famoso studio di architetti UN Studio di Amsterdam.

Le animazioni, studiate al computer dall’UN Studio, sono integrate anche nel lighting design. Con i comandi DMX gli spot LED sono programmati uno per uno in modo da trasferire sulla superficie le animazioni fin nel minimo dettaglio. Il congiunto di tutti i LED fa nascere sulla facciata messaggi e immagini vive.

La Galleria Centercity rappresenta pertanto un esempio magistrale di come le facciate possano diventare elementi interattivi di un contesto urbano e di come gli spazi cittadini possano essere strutturati dalla luce. Tutto questo senza che la luce, indiretta e schermata, provochi alcun disturbo sulla limitrofa zona abitata.

Zumtobel. La Luce.


Zumtobel. La Luce.

 

 

Cheonan  

“Per la scenografia della facciata il nostro obiettivo era quello di animare una superficie tanto grande da poter dare la stessa impressione sia di giorno che di notte. Volevamo che il design della luce rispecchiasse la stratificazione della facciata e il gioco dei profili che si sovrappongono. Alla fine ci è venuta l’idea di proiettare la luce dai profili dell’involucro verso il guscio interno, cosa che siamo riusciti a realizzare perfettamente con il supporto di Zumtobel.”
Wilfried Kramb, direttore del progetto illuminotecnico, ag Licht

 
Ben van Berkel, UN Studio (c)Inga Powilleit  

“Nell’impressione che dà la Galleria Cheonan, la cosa più interessante è che la disposizione dell’atrio e gli effetti moiré della facciata producono illusioni ottiche, come se gli elementi strutturali cambiassero formando doppie immagini. Ne deriva un aspetto d’insieme che non rimane mai immutato.”
Ben van Berkel, direttore di UNStudio

 
     
 

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Bauarena
Volketswil, Svizzera
Committente: Allreal Generalunternehmung AG, Zurigo (CH)
Architetto: Nüesch & Partner Architekten, Volketswil (CH)
Progettazione illuminotecnica: Linda Bohorc, HEFTI. HESS. MARTIGNONI. Zürich AG, Zurigo (CH)
Progettazione impianti elettrici: R+B engineering ag, Sargans (CH)
Installazione impianti elettrici: Elektro Compagnoni AG, Zurigo (CH)
La costruzione Bauarena non passa inosservata già per la sua mole: 25.000 metri quadrati suddivisi in cinque piani. Questo centro di competenza interregionale che si occupa di tutti gli aspetti dell’edilizia si affaccia su una delle arterie principali di Volketswil, in Svizzera.

Di notte 100 linee luminose LED avvolgono l’edificio in un dinamico bagliore. Le sequenze di colore rosso sono perfettamente calibrate sul logo della Bauarena. L’esclusiva installazione illuminotecnica di Zumtobel rende l’edificio ancor più attraente. Infatti valorizza l’elegante facciata promuovendo l’immagine e catturando l’attenzione. L’intelligente sistema di comando permette di attivare anche 15 diverse scene di luce.

L’impianto si compone di un centinaio di linee luminose LED HILIO, da 39 W di potenza e con cambio colori, montate su tutte e quattro le facciate del gigantesco edificio. Intonandosi al colore rosso del logo Bauarena, di notte brillano con intensità diverse. Le linee luminose sono inserite in tubi lineari satinati che servono a miscelare perfettamente il colore e ad impedire che siano visibili i singoli punti luce LED. L’impianto è governato da un sistema di comando DMX che attiva il suggestivo alternarsi di luminosità delle singole linee luminose LED.

Zumtobel. La Luce.

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Lichtlösung
  • HILIO

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